Arte, cultura e tradizioni

La chiesa parrocchiale di Sant'Erasmo

la chiesa parrocchiale dedicata a sant'erasmo risale al seicento e al suo interno ospita un crudo dipinto di Poussin, un organo a canne e il ritratto dell'incoronazione della vergine

Se ci si addentra nel centro storico di Jerzu per via Umberto I e si prosegue per via Vittorio Emanuele, dopo poco ci si trova di fronte a un importante edificio religioso: la chiesa parrocchiale di Sant’Erasmo, vescovo martirizzato il cui culto è molto vivo a Jerzu tanto che viene festeggiato il 2 giugno di ogni anno con una processione. Costruita all’inizio del Seicento e in origine dedicata a Sant’Elmo, era già sede parrocchiale nel 1669. 

L’aspetto della chiesa non è rimasto immutato nel tempo: la sagrestia venne realizzata nel 1788, nei primi anni dell’Ottocento si aggiunsero due cappelle ad est e, attorno al 1840, si completò l’opera con altre due cappelle ad ovest. Nel Novecento si sono effettuati dei restauri modernisti: il rosone di vetro, il campanile a tre livelli e il portone bronzeo opera dell’artista Gismondi Donata.

Attualmente l’interno presenta una navata unica sulla quale affacciano le cappelle laterali. Vi sono arredi sacri e dipinti di assoluto valore come l’Incoronazione della Vergine, le statue dell’Assunta e di S. Michele e l’organo a canne terminato nel 1995. Notevole il dipinto di Nicolas Poussin che ritrae il crudo martirio di Sant'Erasmo, con le sue viscere legate ad un argano. Da segnalare anche il busto raffigurante don Vincenzo Maria Carta nel piazzale antistante la chiesa.

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